Post by DomingoPost by Ebenezer ScroogePost by DomingoQuello cui tu sei pervenuto non è un approccio nuovo, si chiama minorizing e
consiste nel sostituire mentalmente ad ogni accordo un corrispondente
accordo minore e suonare avendo come riferimento tale accordo. Da Wes
Montgomery a Pat Martino è un approccio molto utilizzato dai chitarristi...
Non sono d'accordissimo.
Innanzitutto è un "approccio" quando viene fatto con un certo criterio,
vorrei prima capire cosa intende Kill'em.
A quanto capii io del concetto di minorizing, la "minorizzazione" più
semplice dovrebbe essere non quella che indicate voi, ma quella che al
G7 consiglia di "pensare in Dm".
Se vai a riguardarti le lezioni di Pat Martino vedrai che non esiste solo
quella sostituzione ma molte altre...
Beh? E' precisamente il motivo per cui ho parlato di "più semplice" e
non di "unica", (pensare il G7 come Dm), a contrasto con la
minorizzazione "pensare il G7 come Gm(7)".
Del resto, ed è quello che intendevo dire, bisogna capire secondo Kill
quando e come si "minorizzerebbe", data la peculiarità del giro armonico
di blues.
Post by Domingopentatonica minore con la sesta _al posto_ della settima (ne parla
diffusamente Robben Ford in una delle sue lezioni) e che spesso tra l'uno e
l'altro grado vi è una blue note realizzata con un bending, vedrai che la
presenza della sesta non è affatto d'ostacolo anzi...
Non ho mai votato contro le seste, che apprezzo e uso abbondantemente :)
Quello che intendevo dire è che l'analisi armonica nel blues andrebbe
fatta con molti distinguo o non fatta affatto, almeno per un
principiante, non mi pare di aver mai sostenuto che le eventuali analisi
armoniche siano inesatte da parte TUA.
Il problema è più del postatore che ha aperto il thread; nel senso che
cognizioni teoriche *parziali* potrebbero risultare confusionarie per
chi sta cercando il bandolo della matassa.
Ed è il motivo per cui continuo a ripetere che il blues è meglio,
all'inizio, affrontarlo in modo idiomatico e non teorico.
Post by DomingoPost by Ebenezer ScroogeDa applicare con cautela. G7-C7 non è una ii-V7 ma una II7-V7, il che
cambia qualcosina.
Il ii - V è riferito alla progressione Gm7 - C7, visto che la scala dorica è
una scala minore... così come su un G7 si può ragionare in termini di Dm, su
un C7 si può ragionare in termini di Gm...
Su questo non c'è dubbio, e anche qui non ho mai detto che l'analisi è
sbagliata ma solo da applicare con *cautela*. Difficilmente uso parole a
caso :)
Post by DomingoPost by Ebenezer ScroogeRitorno a quanto detto sopra: il blues è un genere dove alcune dissonanze
normalmente "ostiche" diventano "socialmente accettabili", se mi passate
una battuta.
Ma questo è tipico non solo del blues ma di tutta la musica moderna...
... non di tutta la musica "popolare" però, se escludiamo il jazz (che
comunque dal blues ha mutuato molto) quantomeno quella conosciuta in
occidente.
Post by DomingoPost by Ebenezer ScroogeE in ogni caso pensare il blues in termini teorici va fatto con cautela.
Ad esempio qui stiamo mancando uno degli aspetti fondamentali del blues,
l'ambiguità della terza minore/maggiore.
Post by DomingoSul D7 il sol dorico presenta il fa#
Ehm, siamo sicuri?
Volevo scrivere fa naturalmente, come si evince anche da quanto scrivo
dopo... il D7 presenta il fa# (terza maggiore) e la scala dorica presenta il
"Naturlamente" non si "evinceva" in modo ovvio a dire il vero, il FA#
sembrava chiaramente riferito alla scala. :)
Poi figurati, io per fretta e/o distrazione e/o i miei studi da totale
autodidatta ho anche scritto porcate peggiori, è il tono - scusami - un
po' saccente della risposta che mi lascia un po' perplesso.
Bastava dire "azz, ho scritto una cagata", sulla tua preparazione
teorica non oso porre dubbi data anche la sovrabbondanza di nozioni di
questo tuo post (ma anche in altri che ho comunque apprezzato).
Post by Domingofa (terza minore), non vi sono battimenti in quanto solitamente le due note
si suonano in registri differenti e la terza minore è una nona aumentata...
l'accordo che si crea è di settima con la nona aumentata dove c'è la terza
maggiore e la nona aumentata (non la terza minore)
Tranquillo, sono a conoscenza di tutto ciò :)
Post by DomingoPer quanto riguarda l'ambiguità terza minore/terza maggiore di cui parli,
essa è molto opinabile da un punto di vista teorico: la terza minore viene
utilizzata in realtà come nona aumentata sia sul piano armonico sia su
quello melodico, una compresenza di terza minore e terza maggiore in realtà
non si verifica mai a livello armonico (causerebbe una dissonanza stridente)
So anche ciò :)
Post by Domingoma si verifica la compresenza di terza maggiore e nona aumentata (come
dicevo sopra) mentre a livello melodico le due clausole tipiche del blues
(terza minore -> tonica e terza maggiore -> tonica) vengono spesso
considerate una sola clausola in quanto la terza minore è quasi sempre
innalzata con un bending per raggiungere la terza maggiore "pura" (quella
non temperata cioè)...
E non solo, spesso si opta per una via di mezzo, con quei bending
microtonali tipici dell'idioma-blues.
In ogni caso io mi riferivo prettamente al contesto melodico e non armonico.
In ogni caso, la dovizia di precisazioni armoniche e teoriche della tua
risposta mi fa presupporre che il mio post un po' critico ti abbia
"piccato" in qualche modo. Mi sbaglio? Può essere, ma è una sensazione
forte, specie se noto che il senso del mio post è stato un po' frainteso
e vengo inondato da una serie abnorme di precisazioni e spiegazioni su
cose che già conosco. Probabilmente il senso della critica non è stato
colto, non era nel merito delle cose scritte, ma sul contesto e il modo
in cui sono state scritte.