Discussione:
Blues: vi dico la mia
(troppo vecchio per rispondere)
Kill'EmUp
2011-08-16 21:18:11 UTC
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G7 C7 D7

1) non sono tonica, quarto e quinto grado della scala diatonica
2) non siamo in tonalita di G

mi piace pensare diversamente:

sono il secondo, quinto e sesto grado di una scala maggiore.
sono armonizzazioni minori che vengono sostituite con accordi di
dominante.

la prova?
sol dorico funziona alla grande su tutta la progressione.
sol maggiore non suona per niente.

sia ben chiaro: non voglio buttare alle ortiche la teoria maggiormente
(anzi unicamente) condivisa. in fondo la teoria serve a spiegare cose
che in realtà non possono essere rinchiuse in regole rigide. il mio è
solo un modo di vedere le cose in modo diverso.

se vi interessa, ho anche una mia visione delle sonorita del
flamenco.... :-P
--
Kill'EmUp
Gaud
2011-08-16 22:07:17 UTC
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Post by Kill'EmUp
G7 C7 D7
1) non sono tonica, quarto e quinto grado della scala diatonica
2) non siamo in tonalita di G
sono il secondo, quinto e sesto grado di una scala maggiore.
sono armonizzazioni minori che vengono sostituite con accordi di dominante.
la prova?
sol dorico funziona alla grande su tutta la progressione.
sol maggiore non suona per niente.
sia ben chiaro: non voglio buttare alle ortiche la teoria maggiormente
(anzi unicamente) condivisa. in fondo la teoria serve a spiegare cose
che in realtà non possono essere rinchiuse in regole rigide. il mio è
solo un modo di vedere le cose in modo diverso.
se vi interessa, ho anche una mia visione delle sonorita del
flamenco.... :-P
Beh, complimenti per aver applicato il modo dorico con soddisfazione sul
blues.

Ma l'armonia blues non è mai stata considerata analoga a quella
maggiore, anzi semmai viene contrapposta a questa come qualcosa di unico
e indefinito.
Il blues è un sistema armonico non spiegabile secondo i canoni
dell'armonia occidentale classica.

Se suoni un blues in G sei nella tonalità di G. Ma non nell'armonia
di G maggiore, sei in G blues.

L'approccio più semplice con il blues è quello che vede l'uso della
pentatonica minore e certamente della scala blues. Non ho mai visto
nessuno consigliare la scala maggiore sul blues.
Kill'EmUp
2011-08-17 16:29:55 UTC
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Post by Gaud
Beh, complimenti per aver applicato il modo dorico con soddisfazione sul
blues.
grazie :-)
Post by Gaud
Ma l'armonia blues non è mai stata considerata analoga a quella maggiore,
anzi semmai viene contrapposta a questa come qualcosa di unico e indefinito.
non è solo il blues:
prendi una qualunque progressione in do maggiore.
il giro di do per esempio.
sostituisci il REm con RE7.
suona per tutto la progressione utilizzando la scala di DO.
risulterà incredibilmente tonale.
--
Kill'EmUp
effe.erre
2011-08-17 18:10:25 UTC
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Post by Kill'EmUp
prendi una qualunque progressione in do maggiore.
il giro di do per esempio.
sostituisci il REm con RE7.
suona per tutto la progressione utilizzando la scala di DO.
risulterà incredibilmente tonale.
Si chiama doppia dominante. Una cosa molto banale, nell'armonia classica.
Kill'EmUp
2011-08-17 20:55:47 UTC
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Post by effe.erre
Post by Kill'EmUp
prendi una qualunque progressione in do maggiore.
il giro di do per esempio.
sostituisci il REm con RE7.
suona per tutto la progressione utilizzando la scala di DO.
risulterà incredibilmente tonale.
Si chiama doppia dominante. Una cosa molto banale, nell'armonia classica.
e se invece si sostituisse il Rem con Mi7:

Domaj7 Lam7 Mi7 Sol7

ha un nome anche questa progressione?
--
Kill'EmUp
effe.erre
2011-08-18 05:59:27 UTC
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Post by Kill'EmUp
Domaj7 Lam7 Mi7 Sol7
ha un nome anche questa progressione?
Non credo, è solo una tonicizzazione (cioè una breve modulazione di
passaggio) a la minore.
Kill'EmUp
2011-08-18 15:31:53 UTC
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Post by effe.erre
Post by Kill'EmUp
Domaj7 Lam7 Mi7 Sol7
ha un nome anche questa progressione?
Non credo, è solo una tonicizzazione (cioè una breve modulazione di
passaggio) a la minore.
forse ti sei sbagliato: la maggiore.
o forse mi sono perso qualcosa io.

cmq suona tonale (do)
--
Kill'EmUp
effe.erre
2011-08-18 16:11:12 UTC
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Post by Kill'EmUp
Post by effe.erre
Post by Kill'EmUp
Domaj7 Lam7 Mi7 Sol7
ha un nome anche questa progressione?
Non credo, è solo una tonicizzazione (cioè una breve modulazione di
passaggio) a la minore.
forse ti sei sbagliato: la maggiore.
o forse mi sono perso qualcosa io.
Mi7 può essere dominante sia di la minore sia di la maggiore. In questo
caso, visto che in tutto il contesto il do è sempre naturale, e visto
che l'accordo di la maggiore non viene mai sfiorato neanche una sola
volta, la tonicizzazione è a la minore.
Post by Kill'EmUp
cmq suona tonale (do)
Non potrebbe essere altrimenti. Un qualunque accordo, anche preso da
solo e senza alcun contesto, dà già di per sé l'idea di una tonalità. In
questo caso, poi, visto che si parte e si ritorna a do maggiore nel giro
di pochi accordi, è chiaro che la tonalità di impianto è quella di do
maggiore. E comunque anche un'eventuale modulazione - a qualunque grado
- implicherebbe essa stessa la presenza di una tonalità. Se un brano è
atonale, non possono nemmeno esserci delle modulazioni.
Kill'EmUp
2011-08-18 18:04:36 UTC
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Post by effe.erre
Post by Kill'EmUp
Post by effe.erre
Post by Kill'EmUp
Domaj7 Lam7 Mi7 Sol7
ha un nome anche questa progressione?
Non credo, è solo una tonicizzazione (cioè una breve modulazione di
passaggio) a la minore.
forse ti sei sbagliato: la maggiore.
o forse mi sono perso qualcosa io.
Mi7 può essere dominante sia di la minore sia di la maggiore.
abbi pazienza, ma non ti seguo. sulla scala di la minore non viene
armonizzato mi7. spiega please :-)
--
Kill'EmUp
Ebenezer Scrooge
2011-08-18 18:16:05 UTC
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Post by Kill'EmUp
Post by effe.erre
Post by Kill'EmUp
Post by effe.erre
Post by Kill'EmUp
Domaj7 Lam7 Mi7 Sol7
ha un nome anche questa progressione?
Non credo, è solo una tonicizzazione (cioè una breve modulazione di
passaggio) a la minore.
forse ti sei sbagliato: la maggiore.
o forse mi sono perso qualcosa io.
Mi7 può essere dominante sia di la minore sia di la maggiore.
abbi pazienza, ma non ti seguo. sulla scala di la minore non viene
armonizzato mi7. spiega please :-)
Se armonizzi la minore armonica o melodica sì :)
effe.erre
2011-08-18 18:15:58 UTC
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Post by Kill'EmUp
Post by effe.erre
Mi7 può essere dominante sia di la minore sia di la maggiore.
abbi pazienza, ma non ti seguo. sulla scala di la minore non viene
armonizzato mi7.
Invece sì.
Post by Kill'EmUp
spiega please :-)
Fatto.
:)

Pestolesto
2011-08-16 22:29:45 UTC
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Post by Kill'EmUp
G7 C7 D7
1) non sono tonica, quarto e quinto grado della scala diatonica
2) non siamo in tonalita di G
sono il secondo, quinto e sesto grado di una scala maggiore.
sono armonizzazioni minori che vengono sostituite con accordi di
dominante.
la prova?
sol dorico funziona alla grande su tutta la progressione.
sol maggiore non suona per niente.
sia ben chiaro: non voglio buttare alle ortiche la teoria maggiormente
(anzi unicamente) condivisa. in fondo la teoria serve a spiegare cose
che in realtà non possono essere rinchiuse in regole rigide. il mio è
solo un modo di vedere le cose in modo diverso.
se vi interessa, ho anche una mia visione delle sonorita del
flamenco.... :-P
Io ragiono pensandole tutte quinte (del resto la 7 è li che ti guarda) e
quindi utilizzando 3 misolidie o il frigio della scala corrispondente.
In questo caso per esempio sul Sol suonerei Sol misolidio o mi frigio.
Pentatonica minore se sono proprio allo scazzo totale o per variare.
--
Signore è stata una svista abbi un occhio di riguardo per il tuo
chitarrista - www.myspace.com/pestolesto
Pestolesto
2011-08-16 22:30:53 UTC
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Post by Pestolesto
Post by Kill'EmUp
G7 C7 D7
1) non sono tonica, quarto e quinto grado della scala diatonica
2) non siamo in tonalita di G
sono il secondo, quinto e sesto grado di una scala maggiore.
sono armonizzazioni minori che vengono sostituite con accordi di
dominante.
la prova?
sol dorico funziona alla grande su tutta la progressione.
sol maggiore non suona per niente.
sia ben chiaro: non voglio buttare alle ortiche la teoria
maggiormente
(anzi unicamente) condivisa. in fondo la teoria serve a spiegare cose
che in realtà non possono essere rinchiuse in regole rigide. il mio è
solo un modo di vedere le cose in modo diverso.
se vi interessa, ho anche una mia visione delle sonorita del
flamenco.... :-P
Io ragiono pensandole tutte quinte (del resto la 7 è li che ti guarda) e
quindi utilizzando 3 misolidie o il frigio della scala corrispondente.
In questo caso per esempio sul Sol suonerei Sol misolidio o mi frigio.
Pentatonica minore se sono proprio allo scazzo totale o per variare.
Però il fatto che siano tutte dominanti apre possibilità quasi infinite.
--
Signore è stata una svista abbi un occhio di riguardo per il tuo
chitarrista - www.myspace.com/pestolesto
Ebenezer Scrooge
2011-08-17 05:12:02 UTC
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Post by Kill'EmUp
G7 C7 D7
1) non sono tonica, quarto e quinto grado della scala diatonica
Infatti non lo sono, essendo tutti accordi di dominante, anche secondo
la teoria "ortodossa", non è una "tua" visione della cosa.
Post by Kill'EmUp
2) non siamo in tonalita di G
Dipende.
Post by Kill'EmUp
sono il secondo, quinto e sesto grado di una scala maggiore.
sono armonizzazioni minori che vengono sostituite con accordi di dominante.
Volendo. Ma è riduttivo. MOLTO riduttivo.

La verità è che come ti hanno scritto altrove in un altra risposta,
il blues ha un "linguaggio" che è nettamente diverso dalla classica
armonia occidentale.
Post by Kill'EmUp
la prova?
sol dorico funziona alla grande su tutta la progressione.
Già. Nonostante sia, secondo la teoria classica, ALTAMENTE dissonante
su molti gradi, il che conferma la peculiarità armonica del blues.
Post by Kill'EmUp
sol maggiore non suona per niente.
sia ben chiaro: non voglio buttare alle ortiche la teoria maggiormente
(anzi unicamente) condivisa. in fondo la teoria serve a spiegare cose
che in realtà non possono essere rinchiuse in regole rigide. il mio è
solo un modo di vedere le cose in modo diverso.
Mah non è mica tanto così.

Innanzitutto chiunque usi il SOL maggiore su una progressione blues in
SOL o è un jazzista coi controcoglioni oppure un pazzo. Ma anche qui
non è mica sempre vero.

Il motivo principale è la settima del SOL maggiore (FA#) che cozza con
la settima minore di G7, fa da 5b su C7 (quindi tendenzialmente disso-
nante), ma va invece BENISSIMO su D7 dove FA# fa da terza maggiore.

Quindi: su una progressione I7 IV7 V7 la scala I maggiore può benissimo
essere usata sul V7.

La teoria non può sicuramente spiegare il lato emotivo, e poi un genere
è fatto anche di "cultura" e "vocabolario" proprio, ma può
benissimo dar conto di alcuni fenomeni (es. consonanza o dissonanza,
che hanno basi "culturali" - ad esempio nel blues ci si aspetta
l'ambiguità tra terza minore e maggiore, cosa in teoria inconce-
pibile tempo fa, ma anche fisiche) e sistematizzarli.

Che poi lo faccia nel modo "ortodosso" oppure no penso che abbia
importanza zero.
Post by Kill'EmUp
se vi interessa, ho anche una mia visione delle sonorita del
flamenco.... :-P
Sarei curioso :)

In ogni caso, la tua visione del blues non mi garba troppo; non perché
non è ortodossa (anzi, io da completo autodidatta ho quasi sempre inter-
polato a modo mio le varie nozioni apprese) ma perché applicata così
è limitante, grossolana ed anche abbastanza, così sembra, imprecisa.

Scusa la franchezza, spero che serva solo da spunto di riflessione :)
Emanuele
2011-08-17 10:11:54 UTC
Permalink
[CUT]

ma dove si studiano queste cose? link, libri, consigli? intendo
progressioni tipiche di accordi, l'uso di scale frigie, misolidie, cazzi
e mazzi...


grazie, saluti :)
Ebenezer Scrooge
2011-08-17 10:50:54 UTC
Permalink
Post by Emanuele
[CUT]
ma dove si studiano queste cose? link, libri, consigli? intendo
progressioni tipiche di accordi, l'uso di scale frigie, misolidie, cazzi
e mazzi...
grazie, saluti :)
Boh, io negli anni ho raccolto del materiale vario e l'ho elaborato
per conto mio, mi considero comunque abbastanza principiante nel campo :)
^luigi^
2011-08-17 12:30:49 UTC
Permalink
Post by Emanuele
[CUT]
ma dove si studiano queste cose? link, libri, consigli? intendo
progressioni tipiche di accordi, l'uso di scale frigie, misolidie, cazzi
e mazzi...
principalmente al conservatorio, poi dai maestri, poi su libri, internet,
riviste, metodi, passaparole, ecc.
Post by Emanuele
grazie, saluti :)
l.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Kill'EmUp
2011-08-17 18:01:38 UTC
Permalink
Post by Ebenezer Scrooge
Già. Nonostante sia, secondo la teoria classica, ALTAMENTE dissonante
su molti gradi, il che conferma la peculiarità armonica del blues.
ma non è solo nel blues. tutto il rock, l'hard rock, il metal (che sono
figliastri del blues, sì). ormai è consuetudine nella musica di tutti i
tipi.
Post by Ebenezer Scrooge
Post by Kill'EmUp
se vi interessa, ho anche una mia visione delle sonorita del
flamenco.... :-P
Sarei curioso :)
In ogni caso, la tua visione del blues non mi garba troppo; non perché
non è ortodossa (anzi, io da completo autodidatta ho quasi sempre inter-
polato a modo mio le varie nozioni apprese) ma perché applicata così
è limitante, grossolana ed anche abbastanza, così sembra, imprecisa.
Scusa la franchezza, spero che serva solo da spunto di riflessione :)
accetto il tuo commento. premetto che non sono un musicista.
strimpello, sì, ma per i fatti miei e senza la presunzione di insegnare
qualcosa a qualcuno.
la mia è una riflessione o meglio una regola mia. grossolana, ma
funzionale (per me). volevo solo condividerla. magari è una stronzata
:-P

vengo al dunque:

se armonizzo una scala maggiore di DO ottengo i seguenti accordi:

Imaj7
IIm7
IIIm7
IVmaj7
V7
VIm7
VIIsemidim.

posso imrpovvisare in modo tonale con le note della scala scala di DO
magg (o LA m)

se sostituisco gli accordi minori con accordi di dominante ottengo:

Imaj7
II7
III7
IVmaj7
V7
VI7
VIIsemidim.

imho (e sottolineo imho), tralasciando completamente la teoria
ortodossa, trovo che si possa suonare in modo tonale utilizzando sempre
la scala di Do magg.
l'importante è che se andiamo ad armonizzare con gradi più alti gli
accordi di dominante sostituiti, dobbiamo utilizzare le note della
scala di Do magg.
in pratica l'accordo VI7 (LA7) non è un accordo costruito armonizzando
il modo misolidio di LA, ma armonizzando il 5° modo della scala minore
melodica di RE: La eolio maggiore (1 2 3 4 5 b6 b7 = la si #do re mi fa
sol).
analogamente l'accordo III7 (Mi7) non è un accordo costruito sul modo
misolidio di MI, ma sul 5° modo della scala minore armonica (1 b2 3 4 5
b6 b7 = mi fa #sol la si do). questa modo è conosciuto anche come scala
frigia maggiore, jewish scale o spanish scale.

il passo successivo è stabilire qual è il centro tonale.
se suoniamo una progressione con centro tonale su II7, ottengo una base
con sonorità blues, hard rock.
se invece il centro tonale è su III7 le sonorità sono spagnole/flamenco



ho notato che cmq nella musica spagnola viene anche utilizzata la scala
superlocria (7° grado scala minore armonica)su accordo di dominante.
anche in questo caso una scala minore su accordo di dominante (che ha
la terza maggiore). imspiegabile per la teoria ortodossa.
io me la spiego con il metodo sopra. solo che in questo caso non
armonizzo una scala diatonica, ma una scala minore melodica.
Gli accordi minori li sostituisco con quelli di dominante.
se la progressione di accordi ha come centro tonale l'accordo che
ottengo armonizzando il settimo grado della scala minore melodica, ma
con la terza maggiore, posso suonare usando la scala superlocria e
ottenere sonorità spagnole.

probabilmente ho scritto una marea di cazzate :-)))))
--
Kill'EmUp
Ebenezer Scrooge
2011-08-17 18:17:50 UTC
Permalink
Post by Kill'EmUp
Post by Ebenezer Scrooge
Già. Nonostante sia, secondo la teoria classica, ALTAMENTE dissonante
su molti gradi, il che conferma la peculiarità armonica del blues.
ma non è solo nel blues. tutto il rock, l'hard rock, il metal (che sono
figliastri del blues, sì). ormai è consuetudine nella musica di tutti i
tipi.
Post by Ebenezer Scrooge
Post by Kill'EmUp
se vi interessa, ho anche una mia visione delle sonorita del
flamenco.... :-P
Sarei curioso :)
In ogni caso, la tua visione del blues non mi garba troppo; non perché
non è ortodossa (anzi, io da completo autodidatta ho quasi sempre inter-
polato a modo mio le varie nozioni apprese) ma perché applicata così
è limitante, grossolana ed anche abbastanza, così sembra, imprecisa.
Scusa la franchezza, spero che serva solo da spunto di riflessione :)
accetto il tuo commento. premetto che non sono un musicista. strimpello,
sì, ma per i fatti miei e senza la presunzione di insegnare qualcosa a
qualcuno.
la mia è una riflessione o meglio una regola mia. grossolana, ma
funzionale (per me). volevo solo condividerla. magari è una stronzata :-P
Ti rispondo di fretta perché devo andar via: non volevo essere troppo
pungente, anzi da autodidatta completo trovo apprezzabilissimo il fatto
che cerchi una cosa, che la cerchi funzionale *per TE* e che tu voglia
sistematizzarla.
La critica era più che altro nella forma specifica di quella
sistematizzazione, il contesto mi pare più che degno di lode... leggerò
poi con calma il resto del post :)
Domingo
2011-08-17 10:29:34 UTC
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Post by Kill'EmUp
G7 C7 D7
1) non sono tonica, quarto e quinto grado della scala diatonica
2) non siamo in tonalita di G
sono il secondo, quinto e sesto grado di una scala maggiore.
sono armonizzazioni minori che vengono sostituite con accordi di
dominante.
la prova?
sol dorico funziona alla grande su tutta la progressione.
sol maggiore non suona per niente.
sia ben chiaro: non voglio buttare alle ortiche la teoria maggiormente
(anzi unicamente) condivisa. in fondo la teoria serve a spiegare cose che
in realtà non possono essere rinchiuse in regole rigide. il mio è solo un
modo di vedere le cose in modo diverso.
Quello cui tu sei pervenuto non è un approccio nuovo, si chiama minorizing e
consiste nel sostituire mentalmente ad ogni accordo un corrispondente
accordo minore e suonare avendo come riferimento tale accordo. Da Wes
Montgomery a Pat Martino è un approccio molto utilizzato dai chitarristi...

Nell'esempio fatto da te, il sol dorico funziona bene sul G7 in quanto si
tratta in buona sostanza di una pentatonica minore con in più la seconda e
la sesta che fungono ottimamente da approach note rispetto a terza minore e
settima, sul C7 il sol dorico funziona in virtù del principio applicabile ad
ogni progressione ii - V (tutto quello che suona bene sul ii suona bene sul
V e viceversa), nel dettaglio, la scala dorica di sol corrisponde alla
misolidia di do (ionica di fa) per cui nulla di nuovo: sull'accordo di
dominante stai suonando la misolidia. Sul D7 il sol dorico presenta il fa# e
quindi restituisce una sonorità dell'accordo D7/#9 anch'esso molto usato nel
blues.

Si può andare oltre con questi meccanismi di sostituzione: prova ad esempio
a suonare sul G7 l'arpeggio di Fmaj7, sul C7 l'arpeggio di Bbmaj7 e su D7
l'arpeggio di Cmaj7. Altra possibilità: porta al basso l'arpeggio delle
estensioni superiori, per esempio sul C7 suona in sequenza le triadi
arpeggiate l'arpeggio di re minore e sol minore... Lascio a te la facile
spiegazione di perché suonino bene... :-)

Una importante precisazione conclusiva: queste non sono "teorie" ma tecniche
improvvisative di tipo "mnemonico" che servono a creare degli automatismi,
dei pattern per agire velocemente mentre si sta improvvisando. Se suoni un
arpeggio Fmaj7 su G7 non vuol dire per ciò solo che siamo in fa maggiore...

S.e.&o.
--
Domingo
domingo at musicoff dot com
Contributo Conai assolto ove dovuto
^luigi^
2011-08-17 13:06:57 UTC
Permalink
Post by Domingo
Post by Kill'EmUp
G7 C7 D7
1) non sono tonica, quarto e quinto grado della scala diatonica
2) non siamo in tonalita di G
sono il secondo, quinto e sesto grado di una scala maggiore.
sono armonizzazioni minori che vengono sostituite con accordi di
dominante.
la prova?
sol dorico funziona alla grande su tutta la progressione.
sol maggiore non suona per niente.
sia ben chiaro: non voglio buttare alle ortiche la teoria maggiormente
(anzi unicamente) condivisa. in fondo la teoria serve a spiegare cose che
in realtà non possono essere rinchiuse in regole rigide. il mio è solo un
modo di vedere le cose in modo diverso.
Quello cui tu sei pervenuto non è un approccio nuovo, si chiama minorizing e
consiste nel sostituire mentalmente ad ogni accordo un corrispondente
accordo minore e suonare avendo come riferimento tale accordo. Da Wes
Montgomery a Pat Martino è un approccio molto utilizzato dai chitarristi...
Nell'esempio fatto da te, il sol dorico funziona bene sul G7 in quanto si
tratta in buona sostanza di una pentatonica minore con in più la seconda e
la sesta che fungono ottimamente da approach note rispetto a terza minore e
settima, sul C7 il sol dorico funziona in virtù del principio applicabile ad
ogni progressione ii - V (tutto quello che suona bene sul ii suona bene sul
V e viceversa), nel dettaglio, la scala dorica di sol corrisponde alla
misolidia di do (ionica di fa) per cui nulla di nuovo: sull'accordo di
dominante stai suonando la misolidia. Sul D7 il sol dorico presenta il fa# e
quindi restituisce una sonorità dell'accordo D7/#9 anch'esso molto usato nel
blues.
Si può andare oltre con questi meccanismi di sostituzione: prova ad esempio
a suonare sul G7 l'arpeggio di Fmaj7, sul C7 l'arpeggio di Bbmaj7 e su D7
l'arpeggio di Cmaj7. Altra possibilità: porta al basso l'arpeggio delle
estensioni superiori, per esempio sul C7 suona in sequenza le triadi
arpeggiate l'arpeggio di re minore e sol minore... Lascio a te la facile
spiegazione di perché suonino bene... :-)
Una importante precisazione conclusiva: queste non sono "teorie" ma tecniche
improvvisative di tipo "mnemonico" che servono a creare degli automatismi,
dei pattern per agire velocemente mentre si sta improvvisando. Se suoni un
arpeggio Fmaj7 su G7 non vuol dire per ciò solo che siamo in fa maggiore...
S.e.&o.
....aspita!!!! ma ci sono un sacco di secchioni su questo NG!!! ho letto
tutto con entusiasmo, ma anche se sono un somaro nato e non ho capito
granchè di quello che hai detto, ne sono rimasto affascinato!
icom plimenti!
l.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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Homer
2011-08-17 15:48:28 UTC
Permalink
Post by Domingo
Quello cui tu sei pervenuto non è un approccio nuovo, si chiama minorizing e
CUT

Intanto io questo post lo metto fra i preferiti...
Post by Domingo
S.e.&o.
Questa non l'ho capita!

H.
Ebenezer Scrooge
2011-08-17 16:37:26 UTC
Permalink
Post by Domingo
Post by Kill'EmUp
G7 C7 D7
1) non sono tonica, quarto e quinto grado della scala diatonica
2) non siamo in tonalita di G
sono il secondo, quinto e sesto grado di una scala maggiore.
sono armonizzazioni minori che vengono sostituite con accordi di
dominante.
la prova?
sol dorico funziona alla grande su tutta la progressione.
sol maggiore non suona per niente.
sia ben chiaro: non voglio buttare alle ortiche la teoria maggiormente
(anzi unicamente) condivisa. in fondo la teoria serve a spiegare cose che
in realtà non possono essere rinchiuse in regole rigide. il mio è solo un
modo di vedere le cose in modo diverso.
Quello cui tu sei pervenuto non è un approccio nuovo, si chiama minorizing e
consiste nel sostituire mentalmente ad ogni accordo un corrispondente
accordo minore e suonare avendo come riferimento tale accordo. Da Wes
Montgomery a Pat Martino è un approccio molto utilizzato dai chitarristi...
Non sono d'accordissimo.
Innanzitutto è un "approccio" quando viene fatto con un certo criterio,
vorrei prima capire cosa intende Kill'em.

A quanto capii io del concetto di minorizing, la "minorizzazione" più
semplice dovrebbe essere non quella che indicate voi, ma quella che al
G7 consiglia di "pensare in Dm".

Pensare al G7 come ad un Gm è una minorizzazione che seppur sensatissima
e quasi ovvia in un contesto blues ha una valenza armonica più
complessa, perché introduce delle alterazioni particolari.

Se parliamo di blues "classico" e non jazz-blues, tra l'altro, credo sia
consigliabile "pensare" in maniera differente, ovvero più per "idioma"
che non per "teoria"-
Post by Domingo
Nell'esempio fatto da te, il sol dorico funziona bene sul G7 in quanto si
tratta in buona sostanza di una pentatonica minore con in più la seconda e
la sesta che fungono ottimamente da approach note rispetto a terza minore e
settima, sul C7 il sol dorico funziona in virtù del principio applicabile ad
ogni progressione ii - V (tutto quello che suona bene sul ii suona bene sul
Da applicare con cautela. G7-C7 non è una ii-V7 ma una II7-V7, il che
cambia qualcosina.
Ritorno a quanto detto sopra: il blues è un genere dove alcune
dissonanze normalmente "ostiche" diventano "socialmente accettabili", se
mi passate una battuta.

E in ogni caso pensare il blues in termini teorici va fatto con cautela.
Ad esempio qui stiamo mancando uno degli aspetti fondamentali del blues,
l'ambiguità della terza minore/maggiore.
Post by Domingo
Sul D7 il sol dorico presenta il fa#
Ehm, siamo sicuri?
fabio
2011-08-17 17:08:46 UTC
Permalink
Post by Ebenezer Scrooge
Post by Domingo
Post by Kill'EmUp
G7 C7 D7
1) non sono tonica, quarto e quinto grado della scala diatonica
2) non siamo in tonalita di G
sono il secondo, quinto e sesto grado di una scala maggiore.
sono armonizzazioni minori che vengono sostituite con accordi di
dominante.
la prova?
sol dorico funziona alla grande su tutta la progressione.
sol maggiore non suona per niente.
sia ben chiaro: non voglio buttare alle ortiche la teoria maggiormente
(anzi unicamente) condivisa. in fondo la teoria serve a spiegare cose che
in realtà non possono essere rinchiuse in regole rigide. il mio è solo un
modo di vedere le cose in modo diverso.
Quello cui tu sei pervenuto non è un approccio nuovo, si chiama minorizing e
consiste nel sostituire mentalmente ad ogni accordo un corrispondente
accordo minore e suonare avendo come riferimento tale accordo. Da Wes
Montgomery a Pat Martino è un approccio molto utilizzato dai
chitarristi...
Non sono d'accordissimo.
Innanzitutto è un "approccio" quando viene fatto con un certo criterio,
vorrei prima capire cosa intende Kill'em.
A quanto capii io del concetto di minorizing, la "minorizzazione" più
semplice dovrebbe essere non quella che indicate voi, ma quella che al
G7 consiglia di "pensare in Dm".
Pensare al G7 come ad un Gm è una minorizzazione che seppur sensatissima
e quasi ovvia in un contesto blues ha una valenza armonica più complessa,
perché introduce delle alterazioni particolari.
Se parliamo di blues "classico" e non jazz-blues, tra l'altro, credo sia
consigliabile "pensare" in maniera differente, ovvero più per "idioma" che
non per "teoria"-
Post by Domingo
Nell'esempio fatto da te, il sol dorico funziona bene sul G7 in quanto si
tratta in buona sostanza di una pentatonica minore con in più la seconda e
la sesta che fungono ottimamente da approach note rispetto a terza minore e
settima, sul C7 il sol dorico funziona in virtù del principio applicabile ad
ogni progressione ii - V (tutto quello che suona bene sul ii suona bene sul
Da applicare con cautela. G7-C7 non è una ii-V7 ma una II7-V7, il che
cambia qualcosina.
Ritorno a quanto detto sopra: il blues è un genere dove alcune dissonanze
normalmente "ostiche" diventano "socialmente accettabili", se mi passate
una battuta.
E in ogni caso pensare il blues in termini teorici va fatto con cautela.
Ad esempio qui stiamo mancando uno degli aspetti fondamentali del blues,
l'ambiguità della terza minore/maggiore.
azzz chissa se Robert Johnson o BB King pesano a tutta stà pappardella prima
di suonare un pezzo...
fabio
2011-08-17 17:11:03 UTC
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Post by fabio
azzz chissa se Robert Johnson o BB King pesano a tutta stà pappardella
prima di suonare un pezzo...
ehm pensano o pensava il fu Robert...
Ebenezer Scrooge
2011-08-17 17:13:20 UTC
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Post by fabio
azzz chissa se Robert Johnson o BB King pesano a tutta stà pappardella prima
di suonare un pezzo...
Ma infatti ho scritto proprio per questo che il blues "classico" è
meglio affrontarlo in termini idiomatici e non teorici: studiando i lick
e i fraseggi dei grandi.

Poi se uno vuole può anche capire cosa succede armonicamente; in tal
caso però l'analisi va fatta con cautela e cognizione.
fabio
2011-08-17 17:23:44 UTC
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Post by fabio
azzz chissa se Robert Johnson o BB King pesano a tutta stà pappardella prima
di suonare un pezzo...
Ma infatti ho scritto proprio per questo che il blues "classico" è meglio
affrontarlo in termini idiomatici e non teorici: studiando i lick e i
fraseggi dei grandi.
Poi se uno vuole può anche capire cosa succede armonicamente; in tal caso
però l'analisi va fatta con cautela e cognizione.
sisi, era per ironizzare un pò...
è un pò come lo slang, o lo vivi o lo scimmiotti perchè l'hai studiato alla
perfezione ma da esterno...
Kill'EmUp
2011-08-17 18:04:20 UTC
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Post by fabio
azzz chissa se Robert Johnson o BB King pesano a tutta stà pappardella prima
di suonare un pezzo...
Ma infatti ho scritto proprio per questo che il blues "classico" è meglio
affrontarlo in termini idiomatici e non teorici: studiando i lick e i
fraseggi dei grandi.
Poi se uno vuole può anche capire cosa succede armonicamente; in tal caso
però l'analisi va fatta con cautela e cognizione.
ti quoto.
la teoria è fatta per spiegare la musica delineando delle regole
razionali.
però se ci pensi, la musica è emozione e l'emozione si contrappone alla
razionalità :-)
--
Kill'EmUp
Rev. Cleophus James
2011-08-17 20:06:22 UTC
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Post by fabio
Post by Ebenezer Scrooge
Post by Domingo
Post by Kill'EmUp
G7 C7 D7
1) non sono tonica, quarto e quinto grado della scala diatonica
2) non siamo in tonalita di G
sono il secondo, quinto e sesto grado di una scala maggiore.
sono armonizzazioni minori che vengono sostituite con accordi di
dominante.
la prova?
sol dorico funziona alla grande su tutta la progressione.
sol maggiore non suona per niente.
sia ben chiaro: non voglio buttare alle ortiche la teoria maggiormente
(anzi unicamente) condivisa. in fondo la teoria serve a spiegare cose che
in realtà non possono essere rinchiuse in regole rigide. il mio è solo un
modo di vedere le cose in modo diverso.
Quello cui tu sei pervenuto non è un approccio nuovo, si chiama minorizing e
consiste nel sostituire mentalmente ad ogni accordo un corrispondente
accordo minore e suonare avendo come riferimento tale accordo. Da Wes
Montgomery a Pat Martino è un approccio molto utilizzato dai chitarristi...
Non sono d'accordissimo.
Innanzitutto è un "approccio" quando viene fatto con un certo criterio,
vorrei prima capire cosa intende Kill'em.
A quanto capii io del concetto di minorizing, la "minorizzazione" più
semplice dovrebbe essere non quella che indicate voi, ma quella che al
G7 consiglia di "pensare in Dm".
Pensare al G7 come ad un Gm è una minorizzazione che seppur sensatissima
e quasi ovvia in un contesto blues ha una valenza armonica più complessa,
perché introduce delle alterazioni particolari.
Se parliamo di blues "classico" e non jazz-blues, tra l'altro, credo sia
consigliabile "pensare" in maniera differente, ovvero più per "idioma" che
non per "teoria"-
Post by Domingo
Nell'esempio fatto da te, il sol dorico funziona bene sul G7 in quanto si
tratta in buona sostanza di una pentatonica minore con in più la seconda e
la sesta che fungono ottimamente da approach note rispetto a terza minore e
settima, sul C7 il sol dorico funziona in virtù del principio applicabile ad
ogni progressione ii - V (tutto quello che suona bene sul ii suona bene sul
Da applicare con cautela. G7-C7 non è una ii-V7 ma una II7-V7, il che
cambia qualcosina.
Ritorno a quanto detto sopra: il blues è un genere dove alcune dissonanze
normalmente "ostiche" diventano "socialmente accettabili", se mi passate
una battuta.
E in ogni caso pensare il blues in termini teorici va fatto con cautela.
Ad esempio qui stiamo mancando uno degli aspetti fondamentali del blues,
l'ambiguità della terza minore/maggiore.
azzz chissa se Robert Johnson o BB King pesano a tutta stà pappardella prima
di suonare un pezzo...
E parliamo di due quasi accademici del blues; pensa a Mississippi Fred
McDowell....
--
Rev. Cleophus James
Parrocchia di Triple Rock - Illinois

"Sure I like country music, and I like mandolins
but right now I need a Telecaster and a Vibrolux turned up to ten..."
(J. Hiatt)

www.leandrodiana.tk - ***@gmail.com
www.myspace.com/leandrodiana
Domingo
2011-08-17 17:34:18 UTC
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Post by Ebenezer Scrooge
Post by Domingo
Quello cui tu sei pervenuto non è un approccio nuovo, si chiama minorizing e
consiste nel sostituire mentalmente ad ogni accordo un corrispondente
accordo minore e suonare avendo come riferimento tale accordo. Da Wes
Montgomery a Pat Martino è un approccio molto utilizzato dai
chitarristi...
Non sono d'accordissimo.
Innanzitutto è un "approccio" quando viene fatto con un certo criterio,
vorrei prima capire cosa intende Kill'em.
A quanto capii io del concetto di minorizing, la "minorizzazione" più
semplice dovrebbe essere non quella che indicate voi, ma quella che al
G7 consiglia di "pensare in Dm".
Se vai a riguardarti le lezioni di Pat Martino vedrai che non esiste solo
quella sostituzione ma molte altre...

Tra l'altro quello che ho scritto ha carattere generale e non è legato
necessariamente al blues che ha una sua idiomaticità; forse con la
sostituzione proposta da Kill'em questa idiomaticità si perde ma forse no,
tutto dipende da come applichi quella scala... come ho scritto, la scala
dorica di sol minore non è molto diversa dalla pentatonica minore, contiene
due note in più, la seconda e la sesta che sono considerabili come la
sensibile rispettivamente della terza minore e della settima. La scala
dorica pertanto suona molto bene sul G7 in un contesto blues. Se poi
consideri che oltre alla pentatonica minore classica esiste anche la
pentatonica minore con la sesta _al posto_ della settima (ne parla
diffusamente Robben Ford in una delle sue lezioni) e che spesso tra l'uno e
l'altro grado vi è una blue note realizzata con un bending, vedrai che la
presenza della sesta non è affatto d'ostacolo anzi...
Post by Ebenezer Scrooge
Post by Domingo
Nell'esempio fatto da te, il sol dorico funziona bene sul G7 in quanto si
tratta in buona sostanza di una pentatonica minore con in più la seconda e
la sesta che fungono ottimamente da approach note rispetto a terza minore e
settima, sul C7 il sol dorico funziona in virtù del principio applicabile ad
ogni progressione ii - V (tutto quello che suona bene sul ii suona bene sul
Da applicare con cautela. G7-C7 non è una ii-V7 ma una II7-V7, il che
cambia qualcosina.
Il ii - V è riferito alla progressione Gm7 - C7, visto che la scala dorica è
una scala minore... così come su un G7 si può ragionare in termini di Dm, su
un C7 si può ragionare in termini di Gm...
Post by Ebenezer Scrooge
Ritorno a quanto detto sopra: il blues è un genere dove alcune dissonanze
normalmente "ostiche" diventano "socialmente accettabili", se mi passate
una battuta.
Ma questo è tipico non solo del blues ma di tutta la musica moderna...
Post by Ebenezer Scrooge
E in ogni caso pensare il blues in termini teorici va fatto con cautela.
Ad esempio qui stiamo mancando uno degli aspetti fondamentali del blues,
l'ambiguità della terza minore/maggiore.
Post by Domingo
Sul D7 il sol dorico presenta il fa#
Ehm, siamo sicuri?
Volevo scrivere fa naturalmente, come si evince anche da quanto scrivo
dopo... il D7 presenta il fa# (terza maggiore) e la scala dorica presenta il
fa (terza minore), non vi sono battimenti in quanto solitamente le due note
si suonano in registri differenti e la terza minore è una nona aumentata...
l'accordo che si crea è di settima con la nona aumentata dove c'è la terza
maggiore e la nona aumentata (non la terza minore)

Per quanto riguarda l'ambiguità terza minore/terza maggiore di cui parli,
essa è molto opinabile da un punto di vista teorico: la terza minore viene
utilizzata in realtà come nona aumentata sia sul piano armonico sia su
quello melodico, una compresenza di terza minore e terza maggiore in realtà
non si verifica mai a livello armonico (causerebbe una dissonanza stridente)
ma si verifica la compresenza di terza maggiore e nona aumentata (come
dicevo sopra) mentre a livello melodico le due clausole tipiche del blues
(terza minore -> tonica e terza maggiore -> tonica) vengono spesso
considerate una sola clausola in quanto la terza minore è quasi sempre
innalzata con un bending per raggiungere la terza maggiore "pura" (quella
non temperata cioè)...

S.e.&o.
--
Domingo
domingo at musicoff dot com
Contributo Conai assolto ove dovuto
Ebenezer Scrooge
2011-08-17 18:14:26 UTC
Permalink
Post by Domingo
Post by Ebenezer Scrooge
Post by Domingo
Quello cui tu sei pervenuto non è un approccio nuovo, si chiama minorizing e
consiste nel sostituire mentalmente ad ogni accordo un corrispondente
accordo minore e suonare avendo come riferimento tale accordo. Da Wes
Montgomery a Pat Martino è un approccio molto utilizzato dai chitarristi...
Non sono d'accordissimo.
Innanzitutto è un "approccio" quando viene fatto con un certo criterio,
vorrei prima capire cosa intende Kill'em.
A quanto capii io del concetto di minorizing, la "minorizzazione" più
semplice dovrebbe essere non quella che indicate voi, ma quella che al
G7 consiglia di "pensare in Dm".
Se vai a riguardarti le lezioni di Pat Martino vedrai che non esiste solo
quella sostituzione ma molte altre...
Beh? E' precisamente il motivo per cui ho parlato di "più semplice" e
non di "unica", (pensare il G7 come Dm), a contrasto con la
minorizzazione "pensare il G7 come Gm(7)".

Del resto, ed è quello che intendevo dire, bisogna capire secondo Kill
quando e come si "minorizzerebbe", data la peculiarità del giro armonico
di blues.
Post by Domingo
pentatonica minore con la sesta _al posto_ della settima (ne parla
diffusamente Robben Ford in una delle sue lezioni) e che spesso tra l'uno e
l'altro grado vi è una blue note realizzata con un bending, vedrai che la
presenza della sesta non è affatto d'ostacolo anzi...
Non ho mai votato contro le seste, che apprezzo e uso abbondantemente :)

Quello che intendevo dire è che l'analisi armonica nel blues andrebbe
fatta con molti distinguo o non fatta affatto, almeno per un
principiante, non mi pare di aver mai sostenuto che le eventuali analisi
armoniche siano inesatte da parte TUA.

Il problema è più del postatore che ha aperto il thread; nel senso che
cognizioni teoriche *parziali* potrebbero risultare confusionarie per
chi sta cercando il bandolo della matassa.

Ed è il motivo per cui continuo a ripetere che il blues è meglio,
all'inizio, affrontarlo in modo idiomatico e non teorico.
Post by Domingo
Post by Ebenezer Scrooge
Da applicare con cautela. G7-C7 non è una ii-V7 ma una II7-V7, il che
cambia qualcosina.
Il ii - V è riferito alla progressione Gm7 - C7, visto che la scala dorica è
una scala minore... così come su un G7 si può ragionare in termini di Dm, su
un C7 si può ragionare in termini di Gm...
Su questo non c'è dubbio, e anche qui non ho mai detto che l'analisi è
sbagliata ma solo da applicare con *cautela*. Difficilmente uso parole a
caso :)
Post by Domingo
Post by Ebenezer Scrooge
Ritorno a quanto detto sopra: il blues è un genere dove alcune dissonanze
normalmente "ostiche" diventano "socialmente accettabili", se mi passate
una battuta.
Ma questo è tipico non solo del blues ma di tutta la musica moderna...
... non di tutta la musica "popolare" però, se escludiamo il jazz (che
comunque dal blues ha mutuato molto) quantomeno quella conosciuta in
occidente.
Post by Domingo
Post by Ebenezer Scrooge
E in ogni caso pensare il blues in termini teorici va fatto con cautela.
Ad esempio qui stiamo mancando uno degli aspetti fondamentali del blues,
l'ambiguità della terza minore/maggiore.
Post by Domingo
Sul D7 il sol dorico presenta il fa#
Ehm, siamo sicuri?
Volevo scrivere fa naturalmente, come si evince anche da quanto scrivo
dopo... il D7 presenta il fa# (terza maggiore) e la scala dorica presenta il
"Naturlamente" non si "evinceva" in modo ovvio a dire il vero, il FA#
sembrava chiaramente riferito alla scala. :)

Poi figurati, io per fretta e/o distrazione e/o i miei studi da totale
autodidatta ho anche scritto porcate peggiori, è il tono - scusami - un
po' saccente della risposta che mi lascia un po' perplesso.

Bastava dire "azz, ho scritto una cagata", sulla tua preparazione
teorica non oso porre dubbi data anche la sovrabbondanza di nozioni di
questo tuo post (ma anche in altri che ho comunque apprezzato).
Post by Domingo
fa (terza minore), non vi sono battimenti in quanto solitamente le due note
si suonano in registri differenti e la terza minore è una nona aumentata...
l'accordo che si crea è di settima con la nona aumentata dove c'è la terza
maggiore e la nona aumentata (non la terza minore)
Tranquillo, sono a conoscenza di tutto ciò :)
Post by Domingo
Per quanto riguarda l'ambiguità terza minore/terza maggiore di cui parli,
essa è molto opinabile da un punto di vista teorico: la terza minore viene
utilizzata in realtà come nona aumentata sia sul piano armonico sia su
quello melodico, una compresenza di terza minore e terza maggiore in realtà
non si verifica mai a livello armonico (causerebbe una dissonanza stridente)
So anche ciò :)
Post by Domingo
ma si verifica la compresenza di terza maggiore e nona aumentata (come
dicevo sopra) mentre a livello melodico le due clausole tipiche del blues
(terza minore -> tonica e terza maggiore -> tonica) vengono spesso
considerate una sola clausola in quanto la terza minore è quasi sempre
innalzata con un bending per raggiungere la terza maggiore "pura" (quella
non temperata cioè)...
E non solo, spesso si opta per una via di mezzo, con quei bending
microtonali tipici dell'idioma-blues.
In ogni caso io mi riferivo prettamente al contesto melodico e non armonico.

In ogni caso, la dovizia di precisazioni armoniche e teoriche della tua
risposta mi fa presupporre che il mio post un po' critico ti abbia
"piccato" in qualche modo. Mi sbaglio? Può essere, ma è una sensazione
forte, specie se noto che il senso del mio post è stato un po' frainteso
e vengo inondato da una serie abnorme di precisazioni e spiegazioni su
cose che già conosco. Probabilmente il senso della critica non è stato
colto, non era nel merito delle cose scritte, ma sul contesto e il modo
in cui sono state scritte.
Domingo
2011-08-17 18:38:55 UTC
Permalink
Post by Ebenezer Scrooge
Quello che intendevo dire è che l'analisi armonica nel blues andrebbe
fatta con molti distinguo o non fatta affatto, almeno per un principiante,
non mi pare di aver mai sostenuto che le eventuali analisi armoniche siano
inesatte da parte TUA.
Calma calma... non ti incavolare... prendiamoci una birra fresca, per me una
Lasko grazie... ;-)
Post by Ebenezer Scrooge
In ogni caso, la dovizia di precisazioni armoniche e teoriche della tua
risposta mi fa presupporre che il mio post un po' critico ti abbia
"piccato" in qualche modo. Mi sbaglio?
Ma no... è che quando si scrive ci si può fraintendere, mi spiace di essere
sembrato saccente... sto a casa senza condizionatore figurati che me ne
frega di polemizzare... ;-)

S.e.&o.
--
Domingo
domingo at musicoff dot com
Contributo Conai assolto ove dovuto
Ebenezer Scrooge
2011-08-18 12:05:06 UTC
Permalink
Post by Domingo
Post by Ebenezer Scrooge
Quello che intendevo dire è che l'analisi armonica nel blues andrebbe
fatta con molti distinguo o non fatta affatto, almeno per un principiante,
non mi pare di aver mai sostenuto che le eventuali analisi armoniche siano
inesatte da parte TUA.
Calma calma... non ti incavolare... prendiamoci una birra fresca, per me una
Lasko grazie... ;-)
Post by Ebenezer Scrooge
In ogni caso, la dovizia di precisazioni armoniche e teoriche della tua
risposta mi fa presupporre che il mio post un po' critico ti abbia
"piccato" in qualche modo. Mi sbaglio?
Ma no... è che quando si scrive ci si può fraintendere, mi spiace di essere
sembrato saccente... sto a casa senza condizionatore figurati che me ne
frega di polemizzare... ;-)
Io con condizionatore. Ma con maldischiena epico a rovinarmi le ferie,
quindi idem :D
In ogni caso, sono lieto che sia appianato il fraintendimento. :)
Kill'EmUp
2011-08-17 17:02:00 UTC
Permalink
Post by Domingo
Quello cui tu sei pervenuto non è un approccio nuovo, si chiama minorizing e
consiste nel sostituire mentalmente ad ogni accordo un corrispondente accordo
minore e suonare avendo come riferimento tale accordo. Da Wes Montgomery a
Pat Martino è un approccio molto utilizzato dai chitarristi...
non dico sia una novità l'utilizzo. ci sono milioni di esempi pratici
anche e soprattutto nel rock più scarso.
--
Kill'EmUp
Domingo
2011-08-17 17:35:38 UTC
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Post by Kill'EmUp
Post by Domingo
Quello cui tu sei pervenuto non è un approccio nuovo, si chiama
minorizing e consiste nel sostituire mentalmente ad ogni accordo un
corrispondente accordo minore e suonare avendo come riferimento tale
accordo. Da Wes Montgomery a Pat Martino è un approccio molto utilizzato
dai chitarristi...
non dico sia una novità l'utilizzo. ci sono milioni di esempi pratici
anche e soprattutto nel rock più scarso.
Per carità, non volevo smontarti, volevo solo precisare che sei giunto da
solo senza un maestro a un approccio cui molti sono giunti prima di te,
questo dimostra che vi è un idem sentire riguardo alla musica...
--
Domingo
domingo at musicoff dot com
Contributo Conai assolto ove dovuto
Continua a leggere su narkive:
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