z3r0
2006-02-22 14:36:12 UTC
ho scritto questa breve review della Jeff Beck che potete trovare anche
sul mio minuscolo e umilissimo blog
http://saurogaggiolimusic.blogspot.com/
Jeff Beck non ha certo bisogno di presentazioni...artista, chitarrista,
musicista di rifermento per tante generazioni di player...C'è chi si
è innamorato di lui vedendolo in piena swingin era londinese sfasciare
una chitarra (un vero proto-punker) sull'immortale film Blow Up di
Antonioni e chi invece se ne è innamorato quando suonava con Rod
Stewart, il "biondo maledetto" del rock...altri ancora non riescono
ancora a capire da quale pianeta sia arrivato quando sentono il suo
controllo sullo strumento che trascende la tecnica strumentale.
Quale strumento accompagna l'immenso Jeff? Ne ha usati di più o meno
blasonati, Les Paul, Charverl/Jackson, Telecaster (e qui ricordo la
"mitica" Telecaster equipaggiata con due humbucker Seymour Duncan JB
-avete notato le iniziali?- ora di proprietà del decano dei magneti
per chitarra) è già da molti anni è il turno della Stratocaster.
Il modello a lui dedicato è, senza ombra di dubbio, il connubio ideale
tra la "vecchia" chitarra progettata da Leo Fender e le migliorie che
negli anni i chitarristi le hanno aggiunto.
La forma del body, del manico e della paletta resta ovviamente quella
che la tradizione associa alla Strato...il corpo è in ontano, il
manico in acero e la tastiera di un palissandro con una grana regolare
e densa.
Le cose che rendono unica questa chitarra signature sono i pick ups;
dei Fender Hot Noiseless, silenziosissimi humbucker (all'apparenza
però identici ai single coil) con magneti ceramici che suonano come
delle bobine singole un po' più pompate e rockkeggianti... il timbro
comunque resta molto stratocasteroso ed è possibile ricavarne sia dei
classici suoni twang sia dei bei blues sounds (e direi...per fortuna!).
La parte meccanica della chitarra è organizzata perchè sia il più
performante possibile...solide e belle meccaniche Schaller
autobloccanti sulla paletta, un Fender Roller Nut come capotasto (fatto
di acciaio con dei minuscoli cuscinetti a sfera che favoriscono il
ritorno delle corde alla loro posizione originale dopo bendings,
vibrati e usi più o meno selvaggi della leva) e il ponte tremolo
Fender "moderno", quello montato sui due perni per intenderci, che
regolato propriamente rende la chitarra pronta a tutti gli usi e gli
abusi dello stesso.
Un'altra feature tanto agognata dai chitarristi solisti è un'accesso
alle posizioni alte della tastiera reso più agevole grazie ad una
sorta di svasatura fatta sul punto di congiunzione tra manico e
corpo...per rendere ancora più versatile e appropriata ai gusti più
differenti c'è anche il meccanismo (di serie nelle Fender degli anni
Settanta) chiamato tilt back che permette la regolazione
dell'angolatura del manico rispetto all'asse immaginario tra capotasto
e ponte (in pratica, se ne sentite la necessità, potete regolare
l'action in maniera millimetrica per le scorribande più furiose e
veloci sulla tastiera).
Completano il tutto la mancanza di abbassacorde sulla paletta (complici
gli alberini ad altezza degradante delle meccanichee Schaller, un
profilo del manico più comodo dei precedenti che equipaggiavano le
chitarre dedicate a Beck e i coperchi dei pick ups e le manopole dei
potenziometri di un bel vintage white che danno quel sapore di antico
che su una Stratocaster non guasta mai.
I suoni che si ottengono con questa chitarra sono i classici timbri a
cui ci ha abituato la Strato...ma c'è di più! I pick ups, come
suggerisce la dicitura Hot del loro nome sono capaci di quel timbro
più aggressivo necessario nel rock e, perchè no, nell'hard rock,
suoni che sono deficitari sulle Stratocaster più tradizionali.
z3r0
sul mio minuscolo e umilissimo blog
http://saurogaggiolimusic.blogspot.com/
Jeff Beck non ha certo bisogno di presentazioni...artista, chitarrista,
musicista di rifermento per tante generazioni di player...C'è chi si
è innamorato di lui vedendolo in piena swingin era londinese sfasciare
una chitarra (un vero proto-punker) sull'immortale film Blow Up di
Antonioni e chi invece se ne è innamorato quando suonava con Rod
Stewart, il "biondo maledetto" del rock...altri ancora non riescono
ancora a capire da quale pianeta sia arrivato quando sentono il suo
controllo sullo strumento che trascende la tecnica strumentale.
Quale strumento accompagna l'immenso Jeff? Ne ha usati di più o meno
blasonati, Les Paul, Charverl/Jackson, Telecaster (e qui ricordo la
"mitica" Telecaster equipaggiata con due humbucker Seymour Duncan JB
-avete notato le iniziali?- ora di proprietà del decano dei magneti
per chitarra) è già da molti anni è il turno della Stratocaster.
Il modello a lui dedicato è, senza ombra di dubbio, il connubio ideale
tra la "vecchia" chitarra progettata da Leo Fender e le migliorie che
negli anni i chitarristi le hanno aggiunto.
La forma del body, del manico e della paletta resta ovviamente quella
che la tradizione associa alla Strato...il corpo è in ontano, il
manico in acero e la tastiera di un palissandro con una grana regolare
e densa.
Le cose che rendono unica questa chitarra signature sono i pick ups;
dei Fender Hot Noiseless, silenziosissimi humbucker (all'apparenza
però identici ai single coil) con magneti ceramici che suonano come
delle bobine singole un po' più pompate e rockkeggianti... il timbro
comunque resta molto stratocasteroso ed è possibile ricavarne sia dei
classici suoni twang sia dei bei blues sounds (e direi...per fortuna!).
La parte meccanica della chitarra è organizzata perchè sia il più
performante possibile...solide e belle meccaniche Schaller
autobloccanti sulla paletta, un Fender Roller Nut come capotasto (fatto
di acciaio con dei minuscoli cuscinetti a sfera che favoriscono il
ritorno delle corde alla loro posizione originale dopo bendings,
vibrati e usi più o meno selvaggi della leva) e il ponte tremolo
Fender "moderno", quello montato sui due perni per intenderci, che
regolato propriamente rende la chitarra pronta a tutti gli usi e gli
abusi dello stesso.
Un'altra feature tanto agognata dai chitarristi solisti è un'accesso
alle posizioni alte della tastiera reso più agevole grazie ad una
sorta di svasatura fatta sul punto di congiunzione tra manico e
corpo...per rendere ancora più versatile e appropriata ai gusti più
differenti c'è anche il meccanismo (di serie nelle Fender degli anni
Settanta) chiamato tilt back che permette la regolazione
dell'angolatura del manico rispetto all'asse immaginario tra capotasto
e ponte (in pratica, se ne sentite la necessità, potete regolare
l'action in maniera millimetrica per le scorribande più furiose e
veloci sulla tastiera).
Completano il tutto la mancanza di abbassacorde sulla paletta (complici
gli alberini ad altezza degradante delle meccanichee Schaller, un
profilo del manico più comodo dei precedenti che equipaggiavano le
chitarre dedicate a Beck e i coperchi dei pick ups e le manopole dei
potenziometri di un bel vintage white che danno quel sapore di antico
che su una Stratocaster non guasta mai.
I suoni che si ottengono con questa chitarra sono i classici timbri a
cui ci ha abituato la Strato...ma c'è di più! I pick ups, come
suggerisce la dicitura Hot del loro nome sono capaci di quel timbro
più aggressivo necessario nel rock e, perchè no, nell'hard rock,
suoni che sono deficitari sulle Stratocaster più tradizionali.
z3r0